Sbiancamento dentale a Napoli

Lo sbiancamento dentale è uno dei più comuni rimedi ai piccoli inestetismi della bocca: denti bianchi e sani rientrano tra le richieste più frequenti dei pazienti. Quando viene richiesto uno trattamento di questo tipo, infatti, si ha l’aspettativa di avere un sorriso smagliante e denti bianchissimi. Tuttavia, lo sbiancamento dentale è da ritenersi come un trattamento che porta i denti ad apparire più bianchi di quello che sono al momento. Ciò significa che prima di intraprendere qualsiasi percorso di sbiancamento, il paziente deve essere consapevole del proprio colore naturale e non deve eccedere nelle pretese, in quanto potrebbe essere dannoso per la salute dentale. Gli esperti del Centro Odontoiatrico “Alisei”, situato a Castellammare di Stabia (NA), conoscono l’importanza di un sorriso smagliante e per questo offrono trattamenti all’avanguardia per lo sbiancamento dentale.

I tipi di sbiancamento dentale

Talvolta, le cause che portano alla scelta del suddetto trattamento sono diverse come diversi sono i tipi di sbiancamento dentale. I motivi possono essere più “superficiali”, poiché i denti possono ingiallirsi eccessivamente a causa delle macchie di tabacco o caffè, oppure possono esserci alla base ragioni più “serie”, come ad esempio l’assunzione di determinati farmaci.
In ogni caso, lo sbiancamento può avvenire in due modi: per sfregamento, dunque per via meccanica, oppure con sostanze decoloranti, dunque mediante lo sbiancamento chimico. Di norma, uno sbiancamento dentale professionale avviene presso lo studio di un dentista e per mezzo di composti chimici che, talvolta, possono richiedere il fissaggio mediante sorgenti luminose.
È bene considerare che questo tipo di trattamento non si sostituisce alla pulizia dentale professionale, la quale deve essere ugualmente eseguita una volta ogni 6 o 12 mesi. Una volta eseguita la detartrasi può essere richiesto al proprio odontoiatra un trattamento di bleaching, ossia il trattamento sbiancante.

Cos’è il bleaching

Il bleaching prevede l’utilizzo di agenti chimici a base di perossido di idrogeno e di perossido di carbammide i quali, spesso, potenziano la loro efficacia attraverso l’utilizzo di specifiche lampade. Altre volte, si può ricorrere anche all’azione del laser, in particolare con agenti chimici ad alto contenuto di perossido di idrogeno: in questo modo l’idrogeno rilascia radicali liberi che penetrano nella struttura del dente e scompongono le molecole delle macchie, rendendole più facilmente eliminabili.
Al termine della seduta, generalmente viene consigliato al paziente di evitare il fumo e le bevande coloranti per almeno 24 ore.

Gli effetti collaterali dello sbiancamento dentale se non fatto da un professionista

Se eseguito da un professionista, gli effetti collaterali dello sbiancamento dentale potrebbero essere ridotti anche al minimo. L’odontoiatra, infatti, per eseguire il trattamento terrà innanzitutto conto della tutela di ogni parte della bocca del paziente, applicando gli appropriati presidi alle gengive, alla lingua e alle labbra. D’altra parte, è possibile che nelle ore successive al trattamento il paziente possa avvertire una maggiore sensibilità dei denti al caldo e al freddo oppure potrebbe avvertire anche una leggera gengivite. Inoltre, è importante valutare che questo tipo di trattamento venga attuato solo a pazienti che non presentano ulteriori problematiche, quali tartaro, carie o gengiviti e che abbiano compiuto almeno 14 anni.
L’effetto dello sbiancamento dentale dura almeno un anno, tuttavia è bene considerare i diversi fattori che possono far variare la durata: tra questi si annoverano i cibi e le bevande consumate abitualmente ma anche la qualità del trattamento ricevuto. Gli esperti del Centro Odontoiatrico “Alisei” (NA) puntano a raggiungere risultati ottimali, per questo mostrano particolare attenzione nella scelta del tipo di trattamento da eseguire e alla comprensione delle esigenze di ogni paziente.

Sbiancamento dentale: quali cibi evitare

Nelle 24 ore successive ad un trattamento di sbiancamento dentale è opportuno evitare alcuni cibi e bevande macchianti. Tra queste si annoverano:

  • Caffè;
  • Tè;
  • Vino rosso;
  • Bevande gassate;
  • Pomodoro;
  • Curry;

Quelli appena elencati sono solo alcuni degli alimenti che possono mettere a rischio il bianco del nostro sorriso. Tuttavia, è bene non vivere ossessivamente la propria vita alimentare…o almeno da questo punto di vista. Basta ricordare, infatti, le regole più importanti per l’igiene dentale quotidiana e consultare uno specialista nei tempi normalmente previsti. Inoltre, come detto precedentemente, il bianco del nostro sorriso dipende molto dal corredo genetico che portiamo con noi. Per evitare di incorrere in false notizie o in rimedi fai-da-te poco affidabili, che possono mettere a repentaglio la nostra salute dentale, occorre rivolgersi a esperti competenti e qualificati. Il Centro Odontoiatrico “Alisei”, situato a Castellammare di Stabia a Napoli, mette in campo tutte le necessarie risorse per soddisfare i pazienti, per renderli più felici, più sani e – perché no – anche più belli.

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